Dipendenza da smartphones
Teenagers inglesi: circondati dalla tecnologia ma sempre più soli
Lun 05 Dic 2011 | di Serena Marchionni | Londra
I ragazzini inglesi sono sempre più dipendenti dagli smartphones, i telefoni cellulari intelligenti. Basta guardarsi intorno per strada. I teenagers a passeggio sono occupati a giocare online, a controllare il profilo facebook o twittare (mandare messaggi attraverso il social network twitter). Nelle metro, nei ristoranti, per strada, persino mentre camminano, i ragazzini sono spesso soli con i loro smartphones, taciturni e non in compagnia di una comitiva di amici. Questi comportamenti riflettono perfettamente le tendenze della società inglese di oggi, tecnologicamente avanzata rispetto ad altri paesi.
ANCHE SENZA TV...
Un recente sondaggio sulle abitudini dei ragazzini britannici, condotto dalla Ofcom, nota società di telecomunicazioni, ha alzato un polverone di polemiche e dibattiti tra psicologi e genitori, tra esperti e scienziati. I risultati, pubblicati sulle maggiori testate nazionali inglesi hanno rivelato che i teenagers inglesi non possono vivere senza smartphones e che per questo sarebbero disposti anche a rinunciare alla tv. Comunque il consumo di tv cresce, soprattutto tra i bambini nella fascia 5-7 anni di età con una media di oltre 17 ore trascorse davanti allo schermo in una settimana. Gli adolescenti preferiscono utilizzare internet in casa piuttosto che la tv. La televisione rimane comunque il mezzo preferito dei bimbi tra i 5-7 anni. Circa un terzo dei ragazzini che ha partecipato al sondaggio guarda la tv online tramite il computer. L’uso dei social networks sui telefoni cellulari è in aumento nella fascia di età 12-15 anni. I ragazzini accedono ai social networks soprattutto dai cellulari. In aumento anche l’uso di pc e di console di gioco. Il 50% dei bambini che ha partecipato al sondaggio in età tra gli 8-11 anni, gioca per oltre 9 ore a settimana con le console tipo Nintendo, Playstation e trascorre molte ore in casa passando dal pc alla tv o al telefonino.
DAI 16 ANNI IN SU
Di diverso avviso sono i risultati di un altro sondaggio condotto dalla società inglese Sodahead che ha intervistato 1000 genitori inglesi in merito agli smartphones e all’uso che ne devono fare i propri figli. Nonostante sembri che ai ragazzini sia concesso ogni capriccio, i risultati del sondaggio rivelano un’altra verità. Oltre il 66% dei genitori intervistati ha dichiarato di non voler acquistare uno smartphone ai figli che non abbiano compiuto almeno 16 anni di età. Lo stesso discorso vale per i tablets come l’Ipad che in Gran Bretagna è molto diffuso. Oltre il 50% dei genitori si è dichiarato però favorevole al cellulare per i figli nella scuola primaria. Insomma, sì ai cellulari per telefonare e mandare messaggi, ma prudenza con gli smartphones. Oltre il 40% dei genitori ha dichiarato di saper monitorare i telefoni dei figli e il loro accesso alle pagine web. Eppure le famiglie sono preoccupate per l’uso smodato dei dispositivi elettronici alla portata dei propri figli o degli amichetti.
Bambini che giocano troppo da soli
I dibattiti e le polemiche sull’uso, a volte troppo smodato, dei gadgets tecnologici in mano ai bimbi evidenzia il problema sempre più diffuso della solitudine infantile. è lo stesso ente nazionale sanitario inglese a dare l’allarme sui giornali. I bimbi nella società inglese sono spesso soli e trascorrono troppe ore a giocare con le consoles, il cellulare o davanti alla tv e questo non può che avere gravi ripercussioni nel futuro sulla personalità e sul comportamento sociale.
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