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Tutti quei libri senza lettori

Un po’ di chiarezza sull’editoria a pagamento e l’autopubblicazione

Lun 05 Dic 2011 | di Silvia Pingitore | Attualità

“Il suo manoscritto è interessante. Talmente interessante da non avere mercato… ma per fortuna ci siamo qui noi! Pagando un contributo per la pubblicazione, finalmente potrà diventare uno scrittore!”. Se state cercando di pubblicare il vostro “libro nel cassetto”, se non avete “padrini” e non siete sufficientemente esperti dell’industria editoriale, con ogni probabilità vi ritroverete in questa situazione paradossale. Rispondendo a inserzioni apparse sulle prime pagine dei quotidiani o su internet, spedite la vostra opera inedita ad una casa editrice “in cerca di talenti”. Dopo qualche tempo, una lettera prestampata si complimenta con voi per l’elevata qualità della vostra scrittura, chiedendovi dei soldi per pubblicare il libro. Benvenuti nel fruttuoso business italiano dell’editoria a pagamento e dei tipografi travestiti da editori che ne detengono le redini. Molto spesso i libri stampati con un contributo finanziario da parte dell’autore non arrivano nemmeno in libreria, poiché privi di un’adeguata rete di distribuzione. Basti pensare che in Italia escono circa 159 libri al giorno, e circa il 60% non vende neanche una copia (fonte: AIE). «Le case editrici a pagamento - spiega Aldo Putignano, direttore editoriale della casa editrice Edizioni Photocity – iniziano pubblicando senza contributo un autore già affermato che fa da biglietto da visita, poi chiedono un contributo diretto a tutti gli altri autori, oppure una cifra per la pubblicazione, dai 1000 ai 5000 euro nei casi più grossolani, mentre per gli e-book siamo intorno ai 500 euro. Oppure l’autore può essere obbligato ad acquistare un numero di copie, il cui prezzo di copertina è volutamente gonfiato. Esistono anche case editrici che pubblicavano non a pagamento, ma che hanno iniziato pubblicando qualche titolo dietro richiesta di contributo». Eppure esistono alternative come i servizi di autopubblicazione, o print on demand, offerti da diverse realtà editoriali e basate sull’effettiva richiesta da parte degli utenti. Ovvero: si stampa quel che viene richiesto. I bassi costi della stampa digitale e le possibilità della vendita internet permettono di stampare e commercializzare l’esatto importo richiesto di un determinato libro, potendo inoltre offrire un compenso all’autore che, nel caso della linea Open di Edizioni Photocity, si aggira intorno al 90% della differenza fra il prezzo di stampa e di copertina.


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