Troppo costosi
Migliaia di cavalli abbandonati in Gran Bretagna a causa della crisi
Mar 28 Feb 2012 | di da Londra - Serena Marchionni | Londra
Recentemente, in Italia, si è parlato molto dei cavalli a causa dei tagli previsti nella prossima manovra finanziaria che porterà numerosi ippodromi e centri ippici alla chiusura per mancanza di fondi. La crisi finanziaria globale sta provocando simili effetti anche nel Regno Unito. Infatti gli inglesi che devono far fronte a ridimensionamenti della busta paga devono tagliare, anche sui cavalli.
Inglesi amanti dell’ippica
Gli inglesi sono grandi appassionati di ippica sportiva, disciplina di antica tradizione praticata largamente dai sudditi di Sua Maestà e tanti possiedono un cavallo e si recano ai circoli ippici come noi andiamo in palestra. Il costo di mantenimento di un cavallo è però decisamente alto e, con la crisi, gli inglesi devono stringere la cinghia e non possono più permettersi una spesa così salata.
Cavalli abbandonati o lasciati a morire di fame
Nell’ultimo anno migliaia e migliaia di cavalli sono stati abbandonati o lasciati a morire di fame dai proprietari, impossibilitati ad affrontare le spese di mantenimento degli amati equini. Le associazioni di carità che si occupano di cavalli hanno lanciato l’allarme e denunciato la saturazione delle strutture per il ricovero di questi animali, abbandonati o bisognosi di cure.
“Redwings”, la più grande associazione nazionale di carità per animali, ha rivelato al quotidiano“The Indipendent” il numero di casi di abbandono di cavalli, da 160 nel 2010 a 450 nel 2011. Dall’inizio di gennaio 2012 la situazione è notevolmente peggiorata, dato che Redwings viene contattata per circa 10 abbandoni al giorno nell’intera nazione. La loro struttura, che può ospitare fino a 1200 cavalli, ad oggi non ha più disponibilità di posti.
E per centinaia di altri cavalli la situazione è peggiore, perché vengono abbandonati a loro stessi, aggrediti dai cani o investiti da automobilisti sulle strade. L’Istituto Nazionale Protezione Animali dichiara che il quadro nazionale sarebbe difficile da determinare, ma secondo le stime ci sarebbero almeno 3500 cavalli abbandonati o incatenati e privi di assistenza in tutta la Gran Bretagna. Gli inglesi sono grandi amanti dei cavalli, ma il costo di mantenimento, pari a circa 6000 sterline l’anno, è diventato insostenibile per molti proprietari privati. Alcuni hanno dovuto rivendere esemplari pregiati per poche sterline ad altri compratori o speculatori , altri li hanno venduti ai mattatoi o agli zoo che ne traggono vantaggio: infatti per nutrire un singolo esemplare di tigre possono occorrere 15 kg di carne al giorno. Secondo il Governo, circa 8000 esemplari di cavalli sarebbero stati venduti ai mattatoi nel 2011, con un incremento del 50% rispetto al 2010. Molti equini vengono uccisi prima del compimento dei sei mesi di vita per evitare di doverli poi iscrivere al registro nazionale e di conseguenza pagare tasse su di loro.
Tutto esaurito alle gare di ippica
Nonostante la crisi e la situazione in cui versano i cavalli inglesi, i sudditi di Sua Maestà rimangono degli inguaribili sportivi, amanti delle corse e scommettitori incalliti. A Londra è normale prenotare mesi prima i biglietti per le varie celebri corse come quella di Ascot. Le ragazze acquistano tailleurs per l’occasione e sfoggiano cappellini originali e costosi. Spesso sono le stesse aziende ad offrire biglietti ai dipendenti per partecipare alle corse come premio. è sempre “The Indipendent“ a riportare un dato in contro-tendenza a quanto detto sopra: infatti, nel 2011, l’Associazione Corse Sportive dei cavalli ha registrato un record di partecipazione superiore a quello degli ultimi tre anni con oltre sei milioni di persone che hanno assistito alle corse negli ippodromi britannici.
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