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Suini & mucche in Tv, la violenza è servitaStalking televisivo: deformano la realtà e molestano i nostri giovani a suon di violenza, relazioni false e senza rispetto. A tutte le ore. è la porcografiaGio 26 Set 2013 | di Francesco Buda | Attualità
È una giungla di superficialità e violenza. A tutte le ore impone contenuti a dir poco scioccanti e preoccupanti: ammucchiate a tutto alcol, gossip, aggressioni verbali e carnali, parolacce, tradimenti, solo relazioni senza rispetto, sesso finto e malato.
PIÙ PORNO PER TUTTI Che differenza c'è tra questi messaggi, corredati da scene esplicite, e i tanti abusi per i quali ci scandalizziamo? Sicuri che basta fare campagne di pubblicità progresso contro il femminicidio e la violenza sulle donne o commuoverci per i casi da telefono azzurro, se poi sotto il naso ci passa indisturbato, se non addirittura applaudito, questo inquinamento? È un sistematico attacco alla dignità dell'essere umano. Avvelenando così il sesso, si annulla l'identità della persona, che invece nel sesso ha la sua sacralità e nelle relazioni dovrebbe trovare espressione di sentimenti, amore, rispetto. A settembre sono partiti i nuovi palinsesti, ancora più carichi di materialismo, volgarità, gossip e altre scempiaggini, all'insegna di una visione ridottissima e avvilente dei teenagers. Solo per esempio, qualche titolo la dice lunga: “Gossip Girl” («Sono la vostra sola fonte di notizie sulle vite scandalose dell'élite di Manhattan» dice la ragazzetta del cosiddetto “teen drama” su Italia Uno); e poi “Skins” (pelli...) su Mtv, “Pretty Little Liars”, cioè piccole bugiardelle carine; oppure risse e violenze carnali con “Sons of Anarchy”.
NON CI SI RENDE CONTO «Non ci si rende conto di quello che passa in tv - dice ad Acqua & Sapone Elisa Manna, tra le figure più autorevoli nella ricerca sui mass media, responsabile delle politiche culturali del Censis e vicepresidente del Consiglio nazionale degli utenti -, i genitori non sanno quello che passa: una volta in riunione al Comitato Media e Minori (di cui è stata vicepresidente - ndr) arrivò un reclamo su un cartone e una segretaria disse di cestinarlo. «È un cartone tranquillo, I Griffin... anche mio figlio lo guarda», ci disse. In realtà mostrava l'omicidio per divertimento! Ricordo le incredibili argomentazioni degli uffici legali di Mediaset, che mandava tranquillamente in fascia protetta (dalle 16 alle 19, quando i genitori lasciano i figli soli davanti allo schermo) la pubblicità di calendari erotici, con tanto di foto, con la giustificazione legale che si trattava di esaltazione della bellezza, come in passato avevano fatto Dante e Petrarca! La legislazione è totalmente compiacente rispetto al mercato in generale, complice di tutte le sue esigenze.
EFFETTI DEVASTANTI Una pornografia – o porcografia – ancora più subdola di quella classica e violenta. «Sono completamente d'accordo: questi programmi che sviliscono il sesso sono un'insidia gravissima, altrettanto violenta dei film pieni di omicidi o dei thriller, e a tal proposito possiamo parlare di pornografia. Ciò che si sente ad esempio in programmi come Geordie Shore è antropologicamente devastante», dice Elisa Manna. «Partono da una brutta idea del pubblico e dei ragazzi, considerati come soggetti attraibili con materialismo, lusso e lussuria, conflitti, violenze e volgarità. Alla base c'è quella mezza truffa dell'Auditel che rappresenta in modo del tutto scorretto e inaffidabile la realtà», afferma l'esperta. Parole dure, forti, dette da una ricercatrice di rango internazionale che da una vita studia questi sottili sabotaggi dell'identità.
REALTÀ E DIGNITÀ STRAVOLTE «La ricerca scientifica internazionale, con migliaia di studi prodotti dai migliori ricercatori a livello mondiale, evidenzia che l'esposizione a questi messaggi rende aggressivi, insensibili, impauriti, stimola a comportamenti sadici. Il bombardamento mediatico di questi messaggi sessuali condiziona decisamente la percezione del ruolo della sessualità nella vita di tutti i giorni. Nei maschi porta a riprodurre la violenza sulla partner, anche al livello sessuale. Penso che questo degrado sia scientifico – affonda l'esperta –, senza voler cercare complottismi o dietrologie. La persona attaccata nella dignità è un consumatore perfetto, più manipolabile e controllabile, anche politicamente. Come l'abuso di cronaca che punta sulla paura producendo ansia e senso di insicurezza, anche la volgarizzazione ha proprio la funzione di “asfaltare” la dignità della persona, la sua consapevolezza. Una persona ridotta ad assistere e curiosare sull'immondizia morale, sul pettegolezzo, l'ostentazione di parti del corpo, la sessualità da caserma, è meno forte. Si tratta di un modello che ignora e colpisce le esigenze dell'anima, tende ad impoverire spiritualmente e moralmente, e non parlo solo in termini cattolici. Si perde tutta la potenza della sensualità e del rapporto uomo-donna nella sua pienezza.
Accaniti su bimbi e teenagers
Il 46% di tutta la violenza in tv risultava presente nei cartoni animati per bambini, ciò lo dimostrò già nel 1996 il National Television Violence Study negli Usa. «Una vasta ricerca del Parents Television Council sui programmi per bambini da 5 a 10 anni in onda su 10 canali americani, ha evidenziato che la violenza in tv è vertiginosamente cresciuta nel giro di pochi anni», ricorda Elisa Manna in “Anima e Byte”. Se nel 2002, in prima serata, gli atti violenti erano 4,7 ogni ora, nel 2006 erano saliti a 7,9 ogni sessanta minuti! Secondo l'American Academy of Pediatrics i ragazzi arrivano a 18 anni avendo visto in tv la simulazione di 16mila omicidi e 200mila atti violenti. «Le radici dell'aggressività – ricorda la Manna – si sviluppano durante l'infanzia». Ogni 8 minuti nei reality e talent show italiani c’è un litigio, una rissa, un alterco. Lo rivela una ricerca dell’associazione “Comunicazione Perbene”, che ha analizzato i contenuti dei dibattiti tv.
MEDIASET, 3 CANALI PORNO A marzo scorso Mediaset ha lanciato 3 canali a luci rosse, Hot time 1,2 e 3, in concorrenza con l'Hot Club di Sky. Ovviamente a pagamento. Dopo aver chiuso il bilancio 2012 in perdita, l'azienda di Canale 5, Italia Uno e Rete 4, punta ad acquisire nuove fette di mercato e nuove entrate.
SKINS, a scuola di degrado A scuola: «Sei dentro puttanella? Devo pisciare!», dice la ragazzetta all'amica Effy impegnata in un amplesso con ragazzetto nel bagno. «Stavi scopando con qualcuno? Devo pisciare!», il saluto tra le due una volta aperto il bagno. E poi a casa, sempre la minorenne dell'amplesso, dialoga col nuovo fidanzato della mamma: «Noi scopando copriremo il chiasso che fai mentre ti fotti mia madre!». Così “Skins”, la serie inglese per ragazzi, su MTV, nella serata del 18 settembre scorso. |
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