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La vita č tutta un’altra musica

Epidemia di video “musicali” scemi e violenti. Tutti uguali, raccontano un mondo deformato impregnato di materialismo e false relazioni

Ven 22 Nov 2013 | di Francesco Buda | Media
Foto di 15

«Mamma, perché quella signorina svestita frusta un'amica? Papà, perché quel signore tiene sotto le ragazze? E perché quelle camminano come il mio cagnolino e bevono tanto? Anche io avrò una piscina con tanti liquori e amiche in costume e un fidanzato con la macchinona?».
Proviamo a immaginare cosa potrebbe domandare un bimbo davanti a certi video “musicali”, quelli tutti soldi, eccessi e materialismo. Proviamoci, perché se una cosa disturba un bimbo vuol dire che non rispetta la persona. È il caso di farlo, quando il tg spara la notizia sulle baby-squillo che si vendono per la ricarica telefonica a Milano e per soldi nella Roma bene. Ora ci stupiamo del femminicidio, non sappiamo perché, mentre diminuiscono gli altri tipi di omicidi, sulle donne i compagni riversano tanta brutalità. «Allarme video musicali: troppa violenza che rischia di compromettere lo sviluppo dei loro principali spettatori, bambini e adolescenti. Il 43% dei video rock o rap in onda sui 4 maggiori canali televisivi statunitensi presentano scene violente». Lo afferma una ricerca del pediatra americano Robert Durant della Browman School of Medicine insieme a ricercatori dell'Harvard Medical School di Boston. Era il 1997 quando veniva lanciata questa notizia. 16 anni dopo l'epidemia ha invaso l'Italia. Ma ci siamo preoccupati dell’aviaria... Ogni ora, quotidianamente, passano sui media queste icone che desertificano lo spirito dei giovani: dio denaro, feste in scenari sfarzosi senza un incontro autentico tra persone che abbiano delle cose sane da dirsi, sogni da confidare, gioia da godere insieme. Una produzione incessante, che sforna tantissimi video sostanzialmente tutti uguali, senza genuina creatività, ispirati dai soliti, sbracatissimi messaggi materialistici.
Le persone, di solito giovani, sono solo delle comparse, dei prodotti. I veri protagonisti sono le ville con piscina, in ambienti da favola e sbrilluccicanti, le emozioni di plastica, l'ostentazione cafonesca. “Morale”: conti se sei gonfio di quattrini; essere cool, cioè fico, è circondarsi di gente stonata che balla ai tuoi piedi e ragazze-bambole. Appariscenti e posticci, eccitati ma senza forza. Fuori dalla vita vera, in una realtà finta e falsificante. Un'insulsa, violenta molestia. Sarà mica un caso se il 21% dei ragazzi intervistati dall'Eurispes afferma di aver iniziato a bere alcolici quando aveva meno di 11 anni e se 6 su 10 dichiarano di bere alcolici durante le feste?

OSSESSIVI E MATERIALISTI 
Lusso, vuoto relazionale, corpi come oggetti, sballo, materialismo. è più che pornografia, è violenza ed abuso su adolescenti e giovani, i principali fruitori della musica, espressione meravigliosa dell'anima. 
Non solo sulla televisione, piccola grande dittatrice della comunicazione, ma in modo virale su internet, strumento ormai alla portata di tutti i ragazzini e adolescenti naturalmente incuriositi dalle novità e dal voler fare nuove esperienze. Basta fare clic su “condividi” e la formidabile tecnologia permette di inviare a chiunque quel “contenuto”.

SUL WEB “CONDIVIDI”... COSA?
Condividere cosa? Quali contenuti? Esibizionismo, sfarzo irreale da narcotrafficante e cafone arricchito, spesso e volentieri con ammiccamenti al crimine come affermazione della personalità. La piscina è un must, con palme e vasca idromassaggio, tanto oro e gioielli, sigari da boss, macchinone da miliardario  e altri segni dell'opulenza extralarge. Una obesità esistenziale. E poi donne, tante donne: s’accasciano, serpeggiano, scivolano elettrizzate e alcoliche. Emblematico, se siete curiosi, è il video di Pittbull “Don’t stop the party”.   

COME ROVINARE LA FEMMINILTA'
Dominatori non sono solo i maschi con le femmine ai loro piedi. La pari inopportunità ha sfondato: anche quello che una volta si chiamava il gentil-sesso è rappresentato con figure femminili indurite, assatanate di soldi, prepotenti e senza grazia. Nulla a che vedere con la vera passione. Qualche icona? L'indomabile Rihanna, star mondiale dello scandalismo, ingioiellata sul trono dorato lecca un mazzo di dollari, mentre scorrono ossessive scene di lap dance (un corpo femminile senza volto intorno ad un palo). Miley Cyrus, ex baby celebrità di Disney Channel, dal telefim per bambini s'è buttata su video rabbiosi. Ora spopola con quello in cui fa l'altalena nuda su un'enorme palla per demolire gli edifici. Ma invece delle banconote, lei, passa la lingua su un grosso martello. Oppure schiaffegia e strizza con rabbia il didietro di un'altra. 
Non sconcerta la nudità, ma l'incomunicabilità e la negatività. Perché una ragazzetta di 21 anni, graziosa, fa così? Cosa c'entra con il lavoro la Britney Spears sadomaso che fustiga la ballerina che cammina carponi a bordo piscina, vicino alla fuoriserie da miliardario? Lo rivela il titolo del brano: “Work bitch” (lavora put... ). 
Da Est si è fatto strada, rigorosamente in costume, il trio delle tre russe chiamate Serebro, “felici” sotto una pioggia di soldi. Persino quando si fanno il bagno si mostrano cariche di gioielli... «Facile, mi metto sempre in posa, indosso diamanti a colazione, superficiale, sexy, ricca e famosa», dicono le grosse scritte sul video di “Superficial” cantata da Heidi Montag, personagggio del reality show “The Hills” su Mtv. La ragazza, rifattissima, nella clip si mostra durante l'intervento di chirurgia estetica. Questi i modelli multinazionali spacciati ai giovani. E in Italia c'è chi gli fa il verso: «Non vado mai a dormire, per me è sempre sabato; o faccio i soldi o muoio, euros o thanatos», urlano i Club Dogo, rappers milanesi assai in voga, parafrasando la pulsione di vita (eros) e la pulsione di morte (thanatos) teorizzate da Sigmund Freud. 

SPECCHIO DEFORMANTE
Perché sfigurare la bellezza e la giovinezza? Perché deformare così la realtà, le relazioni, la passione, lo stare insieme? Queste videoproduzioni urlano la trasgressione, ma sono tutte uguali e conformiste tra di loro. Omologate, ma pure omologanti, stanno creando un immaginario collettivo mondiale di soldi, sesso e superficialità, che spinge i giovani ad uniformare le proprie aspirazioni in senso materialistico e individualista, mortificando la loro naturale spiritualità e spinta sessuale alla relazione completa di amore e non solo carnale. «È abbastanza sorprendente notare che i bambini provano maggiore fastidio davanti alle scene di sesso e nudo nei film e nei telefilm piuttosto che davanti alla violenza, sia quella nella finzione, sia quella reale dei telegiornali», si legge nel 10° Rapporto sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza di Telefono Azzurro. Ma qualcuno se n'è accorto? Qualcuno reagisce veramente? 

ROVINANO I SENTIMENTI 
«Non solo gli studi internazionali mettono in evidenza che la violenza assorbita attraverso i media nell'infanzia produce personalità insolitamente aggressive in età adulta, in particolare tra i maschi, ma c'è un silenzio assordante di stampa e istituzioni –, ci dice Elisa Manna, responsabile delle politiche culturali del Censis, tra i massimi istituti di ricerche sociali –, ma è scioccante il materialismo ingenerato in bambini e adolescenti. In una ricerca si è chiesto ai ragazzi di descrivere una serata romantica e loro hanno risposto: cena più cinema. Poi gli è stato chiesto di descrivere una serata ancora più romantica: e hanno risposto cena in un posto più lussuoso e cinema su poltrone più belle e più comode. Ne emerge che il romanticismo è legato a dei momenti di consumo e al consumo di cose piacevoli e di cibo. È la riduzione della vita a cose materiali e istinti di base». 
«Non li seguo più questi qui, nei testi fanno spesso riferimento al male, alla stupidità», mi ha detto la figlia di un'amica. Brava, cambia canale o cambia video. La vita è tutta un'altra musica.

 


I bimbi a scuola: «Difendiamoci dalla tv killer!»  
Gentile Direttore, sono insegnante di scuola elementare, Le scrivo per una lezione che ho tenuto in classe sul tema della tv, commentando il suo articolo. Le scrivo il commento di un mio cucciolo di terza, fatto in classe anche con gli errori... . “Secondo me la televisione è molto più di un orco, ma è un killer che entra nella nostra mente e uccide la nostra anima poco a poco, che ci ‘droghi’ con quel maciullatore di buone intenzioni e invece di imparare come si ci comporta nella vita vedendo gli errori che commettono la gente, per noi ora sembra che i killer siano ‘fichi’, poi la tv ci separa da tutto, ansi, ci isola da tutto e da tutti ecco perché ora esiste il panico, la guerra, l'imprudenza. Ma questo killer ha dei soci che sono: i film di azione, sessuali, isterici e molto volgari. Difendiamoci!!!”.

Rita Fanfarillo

 


Molestie on line
Bambini e ragazzi sono sempre più bersaglio di violenza d'ogni genere, «esposti a contenuti potenzialmente in grado di turbarli e certamente non adatti alla loro età», afferma l'ultima indagine sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza dell'Eurispes: più di un bambino su 4 (25,9%) dice di essersi imbattuto in pagine Internet contenenti immagini di violenza, il 16% dei bambini ha trovato in rete immagini di nudo, il 13% siti che esaltano la magrezza, il 12,2% siti con contenuti razzisti. Solo un bambino su 10 (11,4%) riferisce che i propri genitori hanno messo dei controlli/blocchi al computer per impedirgli di avere accesso a siti non adatti alla sua età. Un terzo dei ragazzi (33,9%) tra i 12 e i 18 anni ha navigato in siti di immagini pornografiche e che esaltano un corpo palestrato (32%); il 19,3% ha visitato siti che incitano alla violenza, all’odio contro gli stranieri (13,1%) e a commettere un reato (12,1%); hanno inoltre navigato all’interno dei siti che esaltano l’anoressia (9,9%) o il suicidio (4,9%), con consigli annessi.

 


Su facebook 
Per farsi rapidamente un'idea di quel che passa in tv con la scusa della musica, su internet c'è il gruppo Facebook “Artisti che si inventano canzoni solo per sfornare video musicali porno”. Gli interanuti offrono su questo spazio una carrellata di video hot, emblematici dell'insulsaggine buttata addosso ai giovani a suon di carnalità idiota e materialismo. 


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