Eva, casalinga disperata
Eva Longoria sarà per sempre una casalinga disperata e non potrebbe esserne più orgogliosa. Il merito, ovviamente, è di “Desperate Housewives”!
Gio 28 Mag 2015 | di Alessandra De Tommasi | TV/Cinema
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Uno stuolo di assistenti, bodyguard, hair stylist e addetti stampa circonda Eva Longoria al punto tale che è quasi impossibile notarla, nonostante i tacchi vertiginosi. Si sa che sta arrivando la brunetta interprete di Gabrielle in “Desperate Housewives” quando un compatto gruppo di individui si muove come uno stormo, in perfetta formazione. Così la ricordo al Festival della TV di Monte-Carlo, dove ha sfilato sul tappeto rosso calcato da chi fa parte dell’Olimpo televisivo. Ma lei, oltre ad aver conquistato l’affetto di milioni e milioni di spettatori, è diventata una imprenditrice: da qualche tempo ha dato vita ad una linea personalizzata di biancheria per la casa “Eva Longoria Home Collection”. Ecco perché darle della “casalinga disperata” è ancora un complimento: con Wisteria Lane ha costruito un impero che continua a prosperare.
«Le casalinghe di Wisteria Lane non traslocheranno al cinema né a teatro, anche se il creatore Marc Cherry ci ha pensato spesso».
Ricorda com’era all’inizio di “Desperate Housewives”?
«Quando giravamo il primo episodio, ero una novellina e ricordo che pregavo solo che la serie venisse acquistata e arrivasse a 13 puntate. E ancora non mi rendo conto che invece siamo arrivati a 8 anni di successi inimmaginabili. Ci abbiamo messo moltissimo tempo a capire cosa stesse succedendo attorno a noi. La consacrazione? È arrivata con l’invito al talk show di Oprah Winfrey: mi sono letteralmente messa a urlare per la gioia».
Un bel salto di carriera rispetto alle soap opera…
«Sono messicana e per la mia famiglia guardare le telenovelas tutti insieme era un rito. I miei genitori non sono mai stati più orgogliosi di me di quando mi hanno presa nel cast di “Febbre d’amore”».
Ne è valsa la pena?
«Quando entri nel meccanismo tv i ritmi diventano allucinanti.
Difficilmente puoi concederti un viaggio che non sia di promozione del telefilm, lavori sul set 10 mesi l’anno, fai servizi fotografici nel weekend o alle quattro del mattino e non riesci neppure a fissare una visita medica».
Si è mai sentita come una “desperate housewife”?
«Ad un certo punto della mia vita avevo pensato realmente di trasformarmi in una casalinga, ma all’epoca ero sposata. Da allora è cambiato tutto, mi piacerebbe ancora creare una famiglia e avere figli, ma non adesso».
Cosa deve fare un uomo per conquistarla?
«Basta poco: non so resistere a chi ha senso dell’umorismo».
Il suo personaggio, Gabrielle, invece, guardava solo il conto in banca. Potreste mai essere più diverse di così?
«Nelle prime puntate non le somigliavo affatto: era egoista, materialista, tradiva il marito con il giardiniere e non pensava minimamente a diventare madre. Oggi sembra rinata: moglie devota, madre amorevole e amica fidata. Se non mi avessero proposto questa parte, avrei voluto interpretare Edie: con lei il divertimento è assicurato».
Spesso sono circolate voci di invidie sul set. Come le commenta?
«Le mie colleghe erano attrici di successo, mentre io ero quella con meno esperienza, eppure mi hanno preso sotto la loro ala protettrice e mi hanno insegnato moltissimo, sul set e nella vita.
Altrimenti come avremmo potuto reggere quei ritmi?».
Quali sono i suoi maggiori interessi, a parte il mondo dello spettacolo?
«Sono attiva in politica da quando avevo 17 anni e andavo in giro porta a porta a sensibilizzare la popolazione. Ho registrato video per Bill Clinton e per la campagna di Barack Obama, perché sono convinta che le minoranze abbiano bisogno di essere rappresentate da qualcuno come lui. Sta facendo un gran bel lavoro e mi sono impegnata a dargli il mio sostegno».
Cosa l’ha aiutata a rimanere se stessa, nonostante la fama planetaria?
«Le mie origini mi insegnano che tutto ruota attorno alla famiglia, chiedo sempre a mia sorella Liz un parere: è il mio punto di riferimento e non si fa scrupoli a farmi notare che indosso un vestito orribile. Le mura domestiche sono il mio nido e vado fiera della mia cultura: è qui che conoscono la vera Eva».
Perché ha deciso di dedicarsi anche ad altro, oltre alla recitazione?
«Volevo essere dietro la telecamera, sperimentare… e così ho prodotto la serie tv “Devious Maids - Panni sporchi a Beverly Hills” e mi sono dedicata anche alla regia».
Si occupa anche di beneficenza…
«Ho una fondazione che si occupa di gestire un programma educativo di borse di studio per ragazze, oltre ad aiutarle nell’inserimento nel mondo del lavoro. Le donne e i bambini restano al centro delle mie attività benefiche».
ORGOGLIO LATINO
Di origini messicane, Eva Jacqueline Longoria ha compiuto 40 anni a marzo. L’ex modella ha ottenuto il successo con il ruolo di “Desperate Housewives”, una delle serie tv più viste al mondo presentata nei festival più prestigiosi, compreso il Monte-Carlo TV Fest. Prima della svolta sul piccolo schermo, ha collezionato vittorie in concorsi di bellezza e subito dopo si è aggiudicata contratti milionari come testimonial de L’Oreal. Ha partecipato a vari video musicali per artisti del calibro di Enrique Iglesias e Jessica Simpson. Oggi è diventata produttrice della serie tv “Devious Maids - Panni sporchi a Beverly Hills”, creato da Marc Cherry, “papà” delle casalinghe disperate Disney. Alterna ruoli televisivi a parti cinematografiche di generi differenti, come “John Wick” con Keanu Reeves.
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