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MIKA: Lo showman dei recordPaladino dei diritti civili, Mika usa la musica per veicolare messaggi di speranza e gioiaGio 26 Gen 2017 | di Giulia Imperiale | Interviste Esclusive
Lo ricordo ancora il nostro primo incontro: era stato appena scelto come giurato di “X-Factor”, aveva gli occhi da cerbiatto pieni di stupore e anche un po’ di paura, ma non li abbassava mai. Tormentava le mani di tanto in tanto e si agitava sulla poltrona, ma niente di più. In passato ha ricevuto porte in faccia, rifiuti, derisioni, ma ha ripagato bullismo e discriminazione con la poesia delle sue note: tutto il dolore è diventato melodia, trasformandosi e guarendolo. La sofferenza non le ha fatto perdere la fiducia negli altri. Come ha fatto? Gli attentati nel mondo si moltiplicano e con essi la paura. Cosa ne pensa? Tornerà presto su RaiDue con “Stasera Casa Mika”. Cosa le ha regalato lo show? Dica la verità, si sente a casa in Italia? Tutto quello che le sta a cuore lo mette in musica? E se qualche testo non piacesse? Come nascono quei momenti d’ispirazione? Si riconosce ancora nelle prime canzoni? Cosa le viene in mente pensando a “Grace Kelly”, suo primo singolo pubblicato nel 2007? In che senso? La vera Grace Kelly che l’ha ispirata cosa rappresentava per lei? Qual è il più grande insegnamento di sua mamma? Ha parlato spesso di bullismo in prima persona: perché?
ITALIA LOVEs MIKAL’Italia si è innamorata di Mika grazie a “X-Factor”, ma Michael Holbrook Penniman Jr. (questo il suo nome vero), classe ’83, ha conquistato il mondo già da tempo. Sul palco del Festival della canzone italiana di Sanremo a febbraio si esibisce come ospite, ma ormai in Rai si sente perfettamente a suo agio grazie alla trasmissione “Stasera Casa Mika”, che tornerà anche quest’anno. Dopo lo show di fine anno su RaiDue “Mika Love Paris”, il cantante libanese naturalizzato inglese ha moltissimi altri impegni in agenda. Il suo ultimo album “No place in heaven” è già disco d’oro. Ha iniziato a scrivere canzoni da piccolo, nonostante la dislessia, e nel 2006 arriva il contratto discografico per l’album “Grace Kelly”. Incredibile talentuoso e versatile, parla molte lingue: libanese, arabo, italiano, spagnolo, inglese, francese e cinese. In soli dieci anni è diventato un autentico fenomeno del panorama musicale mondiale, a dispetto delle pressioni “pop” delle case discografiche. Ospite d’onore del Festival cinematrogafico di Giffoni, ha lasciato ai ragazzi una profonda testimonianza di tolleranza, apertura e solidarietà, che ha sempre portato avanti in vari progetti, tra cui “Hurts”, la colonna sonora del film “Un bacio” di Ivan Cotroneo (in home video per Lucky Red dal 7 febbraio, giornata nazionale contro il bullismo). |
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