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Non solo movida

Ibiza, meta dei giovani, ma anche per famiglie, tra mare e tramonti mozzafiato

Ven 01 Ago 2008 | di Emanuele De Filippis | Mondo
Foto di 7

E' una Ibiza che non ti aspetti, quella dalla quale vi scrivo mentre sorseggio un fresco bicchiere di sangria. Un’isola marchiata a fuoco come luogo di perdizione e di sballo facile. Eppure, per chi ha spirito di iniziativa e fiuto, questo è un posto dai lineamenti magici, capace di offrirti quella che potrebbe essere “la vacanza della vita”.

Potremmo tagliare l’isola in due.
Partiamo dalla prima, quella nota all’opinione pubblica, interamente concentrata sui divertimenti, sulla musica techno a volume esagerato, vissuta da gente libera e stravagante che si dà appuntamento nell’isola ogni anno. Anche per me questa è la terza volta. Ed è proprio da qui che vorrei partire: da questa inspiegabile energia che ti invoglia, quasi ti costringe a tornare. Sembra illogico, se si pensa che al mondo esistono tanti posti da visitare, ma c’è un’atmosfera di allegria, un senso leggero di libertà che ti induce a prenotare un aereo per tornare nell’isola di tutti, che mai nessuno può dire però di aver posseduto. Si ritorna per qualche giorno o anche per intere settimane e si vanno a salutare i vecchi amici che, tanto si sa, saranno in giro da qualche parte e per qualche giorno. E così, mentre passeggi per i bar del lungomare di Playa den Bossa, ti capita di rivedere il tipo, a te completamente sconosciuto, che l’anno prima ti ha dato un passaggio in hotel (nell’Isola fare l’autostop è una sana consuetudine), o di imbatterti con quella stessa ragazza conosciuta e corteggiata la notte di San Lorenzo, mentre tutti erano in spiaggia a vedere i fuochi d’artificio. Fino a rivedere le persone che hai conosciuto nel tuo albergo, sempre lo stesso. è così anche per me, lo stesso hotel da tre anni, con gli stessi camerieri e la stessa gente che vi ruota intorno. Amici di amici che prima o poi diventano anche i tuoi.

La seconda Ibiza
Difficile da credere, eppure qui ci sono anche tante famiglie con figli a carico, che passeggiano per la centralissima piazza di Eivissa (la parte alta di Ibiza, città fondata dai Fenici), accerchiata da una montagna dalle pareti così bianche da togliere il fiato. Proprio dalla piazza centrale inizia un percorso fatto di piccole vie piene di bancarelle, luci e negozi che ti conducono sulla nuca del monte, dalla quale si ha una spettacolare vista del porto. Per le vie centrali si incontrano ragazzi che vanno in giro pubblicizzando le diverse discoteche dell’Isola, alcune tra le più grandi d’Europa. Ma anche tanti ristorantini a picco sul mare, piccoli scorci di strade così strette da poterci passare uno per volta. E poi giostre, sale giochi, negozi aperti fino alle tre di notte. Come una sorta di “Notte Bianca” al oltranza.

Sul mare una pace surreale
Di solito, le destinazioni turistiche che non hanno la fortuna di avere un bel mare concentrano tutte le loro attività intorno ai divertimenti. Ad Ibiza non è così. Il mare è pulitissimo, poco freddo ed agitato, cosa che caratterizza la maggior parte delle isole spagnole. Fondo sabbioso, in alcuni tratti composto da brecciolina, l’acqua conserva il suo naturale colore turchese. Fresca e trasparente, la costa ibizegna ha poco da invidiare a mete più rinomate. Le spiagge sono abbastanza grandi e con servizi eccellenti. Al centro di ogni lido c’è un bar, solitamente a forma di capanna, dove si possono gustare ottimi cocktail sotto l’ombrellone. Essendo frequentata soprattutto da giovani, la mattina regna una pace surreale. Le prime anime si affacciano timidamente verso le 4 del pomeriggio. E da non dimenticare che a due passi, a non più di mezz’ora di traghetto, c’è Formentera, altro luogo assolutamente da non perdere.

Il Dio Sole
Una delle principali ragioni per le quali Ibiza è indimenticabile è il suo sole. Qui è venerato come fosse un dio. La particolare posizione longitudinale dell’Isola rende il sole indescrivibile. Se dovessi usare una parola soltanto direi “enorme”.

Indimenticabile il tramonto di San Antonio, località che si trova nella parte nord occidentale dell’isola. Qui c’è un rito da non perdere, quello del Cafè del Mar. Storico locale, di fama mondiale dal quale hanno avuto inizio tutte le musiche chill out e ambient, finite in una collezione di 26 cd indimenticabili che portano tutt’ora lo stesso nome.

Ore, 20. Migliaia di persone di tutte le età si ritrovano su di una distesa quasi vulcanica ad ammirare il paesaggio. In sottofondo, dal Cafè del Mar una musica leggera ad un volume abbastanza alto. Di qui a breve ci sarà uno degli spettacoli più belli mai offerti dalla natura, centinaia di cineprese e macchine fotografiche vengono scaldate per l’uso. Il sole inizia a scendere e a colorarsi di un arancione intenso. La musica si abbassa e tutti restano in silenzio, immobili a guardarlo mentre tramonta. Intere generazioni affascinate da un unico grande evento. Nulla di fronte a noi, solo tanto mare. Il sole cambia gradazione, regalando al cielo contorni quasi violacei, diventando sempre più grande. Nel momento esatto in cui tocca il mare tutti si alzano in piedi ed iniziano ad applaudire con eleganza, quasi commossi, accompagnando il tuffo del sole nell’acqua. Mai ho provato così tanti brividi alla vista di quello che qui non è un semplice tramonto.

Ci sarebbero almeno altre decine di belle cose che potrei raccontarvi, dalla musica ad alto volume, che senti anche entrando nelle farmacie, alle feste nelle piscine colorate, agli aperitivi serviti su teli bianchi in riva al mare. Ma ciò che resta più di tutto è la cordialità della gente, sempre pronta ad offrirti un sorriso sincero, ma non perché sei un turista che fa girare l’economia, piuttosto perché forse qui hanno imparato ad apprezzare di più il senso delle cose semplici, proprio ad Ibiza, dove per chi non c’è mai stato tutto sembra essere concentrato soltanto sull'apparenza e l'apparire.

Porterò sempre con me una frase che mi disse un tassinaro mentre mi accompagnava in hotel il primo giorno di vacanza. La strada era deserta, eppure lui procedeva tranquillo, ad andatura lenta, respirando a pieni polmoni l’aria e godendosi il paesaggio. Come se fosse la prima volta. Mi ero innervosito, facendoglielo capire in ogni modo, mettendogli fretta. Avevo ansia di arrivare in albergo. Lui si voltò, mi fece un gran bel sorriso e mi disse: “Amico, sei ad Ibiza, qui a nessuno è concesso avere fretta!”.

 


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