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Per un’estate veraIn vacanza, piů del luogo, contano le relazioniVen 01 Ago 2008 | di Giuseppe Stabile | Zona Stabile
Finalmente sono arrivate le vacanze e possiamo goderci un po’ di meritato riposo. Nei primi giorni, ancora carichi delle nostre ansie ed inquietudini, possiamo far fatica ad ambientarci e la tendenza, spesso per problemi economici, ad accorciare le vacanze non ci aiuta a rilassarci. Nonostante tutto, arrivata l’estate, dentro di sé ognuno vorrebbe vivere con serenità le ferie e spera di poter godere di rapporti sereni con amici e familiari. Ricordiamoci però che, anche in un luogo bellissimo, la buona riuscita della nostra vacanza dipende soprattutto dalla qualità delle relazioni personali che sperimentiamo con i nostri compagni di viaggio. Per i più giovani o per i single, la scelta degli amici con i quali partire può diventare difficile, soprattutto quando, per il timore di restare soli, si è tentati di adattarsi alla compagnia di qualcuno che non si conosce o non si stima abbastanza. Anche per le coppie e le famiglie la vacanza tanto attesa può nascondere il rischio di vivere molte tensioni. Sappiamo bene a quali pressioni è sottoposta la nostra esistenza quotidiana, stretta tra mille impegni; quindi, a questo punto dell’anno, tutti speriamo non solo di riposarci fisicamente, ma, dentro di noi, aspiriamo anche ad uno scambio di qualità con chi ci è più vicino. Però, se nel corso dell’anno, anche involontariamente e spesso senza accorgercene, abbiamo trascurato la relazione con il partner ed i figli o con le persone amiche con le quali si parte, la convivenza estiva può far scattare tante reazioni ed inconsci meccanismi di difesa che possono perturbare il clima vacanziero. Ecco allora che gli scontri sono dietro l’angolo: si sogna la tranquillità ma, apparentemente senza motivo, scoppiano mille litigi ed incomprensioni. Se non s’interviene in tempo ed in profondità, le conseguenze possono essere anche molto pesanti, come testimoniano le statistiche secondo le quali nel periodo autunnale si concentra il maggior numero di domande di divorzio. Ma è il momento in cui si incrinano o finiscono anche molte amicizie. Insomma, nel rapporto con le persone più care, l’aspirazione ad una vacanza serena può restare solo un ideale che si frantuma sugli scogli della convivenza quotidiana. Da una parte, infatti, c’è la legittima aspirazione di ognuno ad avere spazi e tempi propri ai quali abbiamo rinunciato da molti mesi, dall’altra l’accumulo di tensioni ed incomprensioni di tutto un anno può far scoppiare una bomba che si è lentamente innescata. Come evitare di naufragare nel mare dell’incomunicabilità e delle eventuali ripicche? La cosa migliore, come sempre, è partire da se stessi. Consapevoli che una vera vacanza non può esaurirsi nell’ozio senza rischiare di cadere nella passività, impegniamoci anzitutto ad esprimerci in libertà ed a prenderci cura di noi stessi e della nostra anima. Solo così potremo davvero ritemprarci e riacquistare la capacità di ascoltare e comprendere le persone alle quali vogliamo più bene. Sotto l’ombrellone o sui sentieri di montagna, per godere appieno delle ferie, abbiamo bisogno di esprimere le nostre energie ma anche di relazionarci con molta pazienza, umiltà e disponibilità al dialogo. Anche se a volte sembra faticoso, oltre a cercare di recuperare il proprio equilibrio interiore, sforziamoci di utilizzare questi meritati ed agognati giorni di vacanza per riallacciare una relazione profonda e rispettosa, non solo con noi stessi e la natura, ma anche con i nostri cari. Proviamo ad ascoltare il nostro coniuge o la persona amica, cercando uno scambio fondato sul rispetto: all’inizio potremmo incontrare delle difficoltà e ricevere delle risposte non molto entusiaste, ma è essenziale non demordere. Ugualmente con i nostri figli, recuperiamo la gioia di conoscerli ed amarli, e, soprattutto se non ancora adolescenti, evitiamo di spedirli nei mini-club. Per tutto l’anno i bambini si sono divisi tra mille attività ed istruttori: ora, almeno durante l’estate, hanno bisogno del padre e della madre! Allo stesso modo noi genitori non possiamo fare a meno di nutrirci del loro sguardo pulito e pieno di vita se vogliamo veramente gustare il sapore della vacanza. Allora riposiamoci e divertiamoci, ma non ci dimentichiamo di mettere tutto l’impegno necessario per curare la nostra anima e la relazione profonda con chi ci è più vicino. Sappiamo che questo è ciò che veramente ci fa stare bene, più del luogo o delle varie comodità, ma dobbiamo sudare per conquistarcelo. Perlomeno quanto siamo disposti a fare nelle code in autostrada o per raggiungere una spiaggetta isolata oppure una vetta panoramica. |
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