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Stop ai 70.000 morti d’ignoranza!200 persone al giorno colpite da arresto cardiaco muoiono perché non arriva in tempo il giusto soccorsoGio 25 Lug 2019 | di Alberico Cecchini | Editoriale
Ogni 9 minuti in Italia una persona va in arresto cardiaco improvviso: 70.000 morti ogni anno, compresi i bambini. Le chiamano morti improvvise. Molte possono essere evitate con un defibrillatore. Si muore perché i soccorsi non arrivano in tempo, ogni minuto che passa il 12% delle cellule cerebrali smette di funzionare. Basterebbe avere invece nelle vicinanze un DEA, Defibrillatore Automatico Esterno. Più piccolo di una valigetta, rileva subito la situazione della vittima d'arresto cardiaco e fornisce le istruzioni per rianimarla. Con una semplice scossa elettrica, azzera il battito cardiaco e ne ristabilisce il giusto ritmo. L’assenza di questi dispositivi salva-vita è una delle più inspiegabili e drammatiche assurdità che la legge sta tentando di superare.
LA TEMPESTIVITÀ È TUTTO STRUMENTO DI SALUTE PUBBLICA
Nel Belpaese il numero di slot machine è 4 volte quello dei defibrillatori. Le statistiche ci dicono che il solo massaggio cardiaco riesce a salvare il 2% delle vittime; unito al defibrillatore se ne salvano 79 su 100. Ecco perché è divenuto obbligatorio il defibrillatore anche per le società sportive dilettantistiche, dopo quelle professionistiche. Siccome il 72% degli arresti cardiaci avviene tra le mura domestiche, è stato presentato un disegno di legge per dotarne i condomìni.
AZIENDE: SI RIPAGA DA SÉ CON GLI SCONTI INAIL
Per lo Stato i benefici sono anche economici, abbattendo fino a sette volte i costi sanitari per intervento e terapia. Mentre per le tasche private ci sono ottime agevolazioni. Un defibrillatore installato in uffici, negozi, aziende private si ripaga da sé. Infatti, per i datori di lavoro ci sono gli sconti sui contributi Inail. Ogni settimana nelle aziende italiane muoiono 70 persone perché sul luogo di lavoro non c'e un defibrillatore. Questo apparecchio può farlo funzionare anche un bambino. Esattamente come per gli estintori: se scoppia un incendio, chiunque può prenderli e domare le fiamme.
ATTENZIONE ALLA QUALITA'
Simona Buono, fondatrice della Distribuzione Defibrillatori è la pioniera italiana di questi apparecchi salva-vita, laddove quasi nessuno ancora ci pensa. Sta portando nel nostro Paese quella consapevolezza necessaria a salvare vite umane con i DAE nei luoghi pubblici, nelle aziende, nei condomini e ovunque passino persone. Ma solo con i migliori dispositivi in circolazione. I suoi apparecchi sono presenti nelle più sofisticate sale di rianimazione e di cardiologia in tutto il mondo.
La Distribuzione Defibrillatori è l’unica nel settore che opera sotto la supervisione di una Direzione scientifica, quella del dottor Maurizio Cecchini, cardiologo esperto rianimatore e docente universitario. Se sei per strada, anche tu puoi salvare una vita. O se capita a te di schiantare al suolo per un colpo al cuore da arresto cardiaco improvviso, il fornaio, un passante, un collega, chicchessia, ti può rianimare. Bastano mille euro e spicci: il costo di un buon defibrillatore esterno.
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