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Juliana Moreira: Il mio natale è doppioIl Natale lo festeggia in Italia e in Brasile, con i suoi figli e il marito Edoardo Stoppa che ogni anno si veste da Santa Claus per portare i regali a Lua e SolGio 21 Nov 2019 | di Angela Iantosca | Interviste Esclusive
Sognava l'Italia come noi sogniamo l'America. Voleva essere indipendente e si immaginava su un palco a sfilare. Ha lavorato duramente e quel sogno lo ha coronato: una carriera nel Bel Paese, la moda, la tv. E soprattutto un compagno e una famiglia per la cui felicità farebbe di tutto. L'abbiamo conosciuta sul palco del Teatro Argentina di Roma qualche mese fa, quando ha condotto la serata per festeggiare con noi i quindici anni della nostra rivista. Ora la ritroviamo alle prese con nuovi progetti e soprattutto il Natale alle porte.
Che rapporto hai con il Natale?
«È un momento importantissimo! Vivendo da tanti anni fuori casa, è il momento in cui posso ritrovare i parenti, stare con il mio papà o i miei cugini. È il periodo in cui possiamo stare tutti insieme. Per Natale torno in Brasile e sto con mio padre. Anche se non è l'unico momento dell'anno in cui lo vedo: spesso viene in Italia. La cosa bella è che, quando vado a San Paolo, per tutto il periodo in cui sto là, è Natale tutti i giorni tutto il giorno! Siamo un po' come le famiglie del sud Italia che stanno insieme dalla mattina alla sera. Stando lontana tutto l'anno, quel periodo riesco a godermelo tanto».
Come è cambiato il tuo Natale nel corso della vita?
«Per me è cambiato quando è mancata mia mamma. Da allora cerchiamo di farlo sempre molto allegro, però c'è quel momento di malinconia che arriva e che poi proviamo ad allontanare facendo festa!».
Come lo trascorrete?
«Come faceva sempre lei: la Vigilia andiamo a messa insieme ai bambini. Poi torniamo a casa e ci scambiamo i regali. Però facciamo una cosa che i miei non facevano. I miei due bambini credono che Babbo Natale esiste e che sia lui a portare i regali. E allora ogni anno mio marito si veste e capita anche che si fa intravedere mentre scappa o si allontana. Io voglio che credano alla magia, quindi non gli faremo leggere questa intervista! Una volta - ovviamente era tutto organizzato - io e i miei figli non riuscivamo a entrare in casa perché la porta era bloccata. E io, calcando la voce, dicevo: “Ma chi l’ha bloccata?”. Poi da un vetro abbiamo visto Babbo Natale che si allontanava furtivo e io dicevo: “Bambini, ma è Babbo Natale?”. E abbiamo cominciato a pensare che si fosse allontanato con le renne».
Quando cominciano i preparativi per Natale?
«Non c'è una data. Cominciano quando siamo tutti a casa insieme. Poi festeggiamo un Natale con la famiglia di mio marito e poi il Natale in Brasile con la mia».
Quanto è stato difficile per te lasciare la tua terra e trasferirti in Italia?
«Noi brasiliani soffriamo tanto il freddo, perché siamo abituati ad altre temperature… Appena posso faccio una scappata, per ricaricarmi. Ma non per il caldo… Mi basta stare con i miei per sentirmi meglio. Certo all'inizio è stato tanto difficile adattarsi a un Paese nuovo. Non sai cosa succede. Non sai quando rivedrai la famiglia, a cui sono legatissima! Siamo una famiglia numerosa e trovarmi sola tutto d'un tratto non è stato semplice! Per fortuna ci è venuta in aiuto la tecnologia: grazie a Skype e Whatsapp ci sentiamo più vicini».
Quando sei andata via dal Brasile?
«Avevo 22 anni».
A che età hai deciso che ti volevi dedicare a questo mondo?
«Al liceo volevo fare tv e ho cominciato a fare dei provini. Ma ero molto più piccola quando ho deciso che volevo essere indipendente! Avevo 10 anni quando chiesi a mio padre di poter lavorare nella farmacia della mia madrina di Battesimo. Così mi presero e sono stata da loro per quattro anni. Ho cominciato pulendo il pavimento e il bagno. Poi mi sono dedicata a spolverare i medicinali, anche se non mi piaceva molto. Ma solo così ho imparato dove erano collocate le medicine e quindi ho cominciato anche a servire i clienti e a fare i conti! Mi è stato molto utile anche per imparare a interagire con la gente. Poi mio papà disse che dovevo solo dedicarmi allo studio. Finché a 17 anni ho fatto un provino per fare una sfilata di costumi da bagno e intimo. Io volevo fare la modella, ma in realtà non ero molto alta per questo mestiere. Così ho cominciato con piccole sfilate in tv. Poi è arrivata una partecipazione e qualche cosa in tv. Poi ho deciso che volevo andare in Italia, che per noi è come l'America per voi: l'Italia è il sogno, è la capitale della moda. Quando sono arrivata mi sono rivolta a un’agenzia, dove mi hanno confermato che ero un po' bassa per fare la modella! E alla fine sono arrivata in tv!».
Sei sempre sorridente: dove trovi questa energia?
«In quello che faccio… faccio cose leggere. Mi hanno criticata spesso perché rido troppo. Ma come faccio ad essere arrabbiata? I problemi sono altri! Certo, sono umana e anche io piango e ho i miei momenti di debolezza. Ma la mia filosofia è di giocare sempre».
Che consigli ti senti di dare alle ragazze che intraprendono il tuo percorso?
«Di non cercare la strada facile. Di essere con la testa sulle spalle e di restare sui propri valori. Di darsi da fare. La strada è difficile, ma se ci si prepara, se si studia ce la si può fare!».
Quanto è difficile per te e tuo marito fare lo stesso lavoro?
«Lavoriamo spesso, questo è vero, ed è difficile che nel weekend ci siamo entrambi. Ma, nonostante questo, grazie al nostro lavoro, abbiamo anche tanto tempo, tempo da poter gestire. Da quando ci sono i bimbi abbiamo deciso che ci sia sempre uno di noi a casa».
Ti piacerebbe che i tuoi figli seguissero la strada tua e di tuo marito?
«Devono fare quello che li rende felici! Il mio sogno era fare questo e non c'è niente di meglio che fare quello che si ama!».
Vi piace molto viaggiare: quale è stato uno dei vostri viaggi più belli?
«Un viaggio tutti e quattro in macchina per andare a visitare il castello di Dracula in Romania. Arrivati là, dopo un volo aereo, abbiamo affittato una macchina e abbiamo deciso di metterci come unico punto certo il castello. Per il resto ci siamo fermati dove volevamo. È un tipo di viaggio che mi piace molto. Non lo abbiamo più ripetuto».
Progetti su cui stai lavorando con tuo marito?
«A gennaio seguiteci sul web! Abbiamo inventato un nuovo format che si chiama “Feel good”. Ci saremo noi con altre tre persone. Andremo in giro, in aeroporto, in stazione. La gente è incavolata e noi vogliamo farli stare bene!».
IL SORRISO DELLA TV
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