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Paura e giudizio non hanno fermato la seconda gravidanzaIl primo bimbo non l’avevamo fatto nascere. Grazie al Progetto Gemma, Nicole è nata e siamo molto feliciGio 02 Lug 2020 | di Patrizia Lupo | Bambini
Ci siamo trovati con le spalle al muro: 20 anni, un lavoro precario e soli, senza nessun appoggio dalle famiglie. Così quando mi sono accorta di essere incinta ho pensato subito che no, non ce la potevo fare e Manuel era d’accordo con me.
Non era stata una decisione facile, avevo provato a chiedere aiuto a mia madre... ma quale aiuto, se lei stava peggio di me! Attorno a noi il vuoto, diventato più pesante ancora dopo l’aborto. Era stata una rinuncia fatta per forza in una situazione in cui chi poteva non voleva aiutarci e ci giudicava in continuazione. Con il tempo mi ci sono “abituata”, ma non mi era scivolato addosso e spesso ci pensavo a quel bambino che non era nato. Con Manuel andavamo avanti cercando di riempire la nostra solitudine, di vivere la vita, ma qualcosa era cambiato. Me ne sono accorta quando un anno dopo scopro di essere di nuovo incinta, in fondo niente era cambiato rispetto a prima, però stavolta non eravamo certi che l’aborto era quello che vogliamo. Siamo andati a parlare con un’assistente sociale, per confrontarci prima di prendere una decisione definitiva, volevamo sapere anche se ci fosse qualche possibilità di tenere il bambino, di avere aiuti.
Lei ci parlava di un’Associazione, il Segretariato Sociale per la Vita che avrebbe potuto farlo. Presi i contatti per telefono, spiegai che ancora non eravamo decisi, che la situazione era complicata, che ci serviva una casa, un lavoro più stabile, non solo dei soldi. Sembrava che a loro tutto questo non preoccupava e parlavano come se vedessero più lontano di noi. Niente giudizi. Avevano invece fiducia, speranza, quella che a noi mancava. Parlammo di tante cose e di opportunità che non conoscevamo: ci offrirono il Progetto Gemma, un aiuto economico per sostenere le spese per il bambino. Dopo, fu come se si fosse spalancata una porta che avrei voluto attraversare con tutto il cuore. E lo feci. Adesso a distanza di 3 anni posso dire che sì, loro avevano visto davvero più lontano, perché Nicole ci ha dato quella forza che non avevamo e passo dopo passo è arrivato un lavoro stabile, una casa tutta nostra, la serenità e il calore di una famiglia. Ce la siamo conquistata, grazie anche a chi ci ha dato fiducia.
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