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Vuoi imparare anche tu a risparmiare?

Più educazione finanziaria per tutti, è il motto di Giovanna Paladino che dirige il Museo del Risparmio di Torino

Mar 30 Mar 2021 | di Susanna Bagnoli | Soldi
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Dici denaro e pensi ai numeri e ai conti da fare. E invece parlarne con Giovanna Paladino, esperta di finanza, ha più a che fare con un’analisi emotiva del nostro rapporto con i soldi. Ansia, paura di non capire l’argomento, poca voglia di occuparsene sono approcci più comuni di quanto non si pensi. Da quando è nato, nel 2012, dirige il Museo del Risparmio di Torino, uno spazio creato con un dichiarato intento didattico, rivolto ad adulti e bambini. Un luogo, curato da Paladino, dove interagire e apprendere per superare preconcetti e blocchi e diventare più consapevoli.

Com’è nata la passione per l’economia? 
«Volevo fare la neurobiologa, ma il corso di studio era molto lungo. Invece Economia mi dava la possibilità di un lavoro professionale nell’arco di cinque anni. Me ne sono innamorata perché lega tra loro molti ambiti, dalla psicologia alla matematica e alla statistica». 

E l’idea del museo dedicato al risparmio? 
«Dalla lettura della guida turistica di New York, dove c’è un Museo della Finanza. Nel 2010, erano gli anni della crisi finanziaria, il presidente di Intesa Sanpaolo mi coinvolse per mettere in piedi questo progetto. Non mi piaceva l’idea di un museo tradizionale. La sfida era un museo didattico coinvolgente per trasferire dei concetti di base al maggior numero di persone. Non vogliamo far diventare tutti economisti, ma aiutare le persone a diventare più consapevoli nella gestione del denaro». 

Che rapporto hanno gli italiani con il denaro? 
«Fino agli anni ’90 sono stati grandi risparmiatori. Oggi invece risparmiano meno che in altri paesi europei. Hanno un rapporto molto emozionale e poco razionale con il denaro. Vogliono parlarne poco, è considerato una cosa sporca. Anche i bambini non ne devono parlare. La domanda ‘quanto guadagni’ è da maleducati. C’è un problema di tipo culturale». 

Quali competenze sono utili?
«Capire cos’è il rendimento di un investimento e la relazione tra il rischio e l’investimento: il ‘ritorno’ di un investimento non esiste se non si corrono rischi. L’importanza della diversificazione: cioè non mettere tutte le uova nello stesso paniere, ma investire in attività diverse con caratteristiche diverse. Avere un piano per risparmiare, un obiettivo e sulla base di questo programmare entrate e uscite». 

Una vostra ricerca recente indaga il rapporto donne e denaro, che cosa viene fuori?
«Che anche le donne hanno un cattivo rapporto con il denaro. Hanno troppe incombenze familiari legate alla cura delle persone e della casa e tendono a delegare agli uomini, al partner la cura del denaro. Inoltre, il 40% circa delle donne non ha lavoro. E molte neanche lo cercano. Se non lavori difficilmente sarai indipendente nella gestione del denaro. Ma non dobbiamo perdere la speranza». 

Che messaggio possiamo dare? 
«Delegate una parte dei carichi di lavoro in famiglia, ma non la cura dei soldi. Coinvolgete il vostro partner che forse sarà anche contento di condividere con voi delle responsabilità in questo ambito. Le donne devono capirne di più e occuparsene». 

Con i bambini da dove possiamo partire?  
«Dal convincere i genitori a dare loro la paghetta, finalizzata al raggiungimento di un obiettivo. Te la do se fai questa cosa. Cercando di evitare le differenze di genere, spesso sentiamo dire che danno la paghetta ai maschi e non alle femmine. È importante che i genitori siano consapevoli perché i bambini imparano la gestione del denaro in famiglia, i maschi dai padri e le femmine dalle madri». 

L’emergenza Covid 19 ha introdotto nuovi elementi? 
«Mette alla prova la nostra capacità di sopportazione che dipende anche dai risparmi accumulati e su questo gli italiani sono bravi. Poi serve avere una visione del futuro. Alcuni piccoli consigli, se andiamo incontro a una diminuzione del reddito: è il momento di definire le spese necessarie e saper gestire i debiti, pianificare per il domani e fare molta attenzione alle truffe digitali. Mai dare indicazioni sui nostri conti correnti e sulle nostre password».    

 


“SONO UNA GLOBE TROTTER”

Giovanna Paladino ha un PhD in Economia ed è il Capo della Segreteria Tecnica di Presidenza di Intesa Sanpaolo. Dal 2012 dirige il Museo del Risparmio di Torino, un vero e proprio laboratorio di educazione finanziaria, che ha contribuito a ideare. È stata young economist presso il Fondo Monetario Internazionale e ha insegnato “Economia dei Mercati Monetari e Finanziari” presso l’Università LUISS per circa 10 anni. Sposata, si definisce una ‘globe trotter’ (una giramondo). 
Nel tempo libero ama la lettura, le attività outdoor e la cucina.

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