Salento - Il sole, il mare il vento
In treno nella terra della taranta e del negramaro
Ven 29 Lug 2011 | di Alma Pentesilea | Bella Italia
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Sole, mare, vento, polvere, gonne, vino e musica. E ancora abbracci, violini, gente, piedi scalzi sulla terra. Il Salento è un vortice: di immagini, colori, sorrisi, sudore, taranta. Non saprei spiegarvelo meglio, come non saprei spiegarvi meglio la Puglia, con i suoi colori caldi, il sole che acceca, il vento che viene dal mare, il silenzio della campagna, i mulini a vento lungo la strada. Decido di partire in treno. Appuntamento a Roma Termini con una amica. Lei è reduce da un lungo viaggio in Grecia ed io da un lungo periodo di lavoro e dalla voglia di staccare da tutto. Viaggiamo di notte, su un treno pieno di ragazzi in cerca di mare, in cerca di sud. Non abbiamo prenotato le cuccette. Arriviamo a Lecce la mattina all’alba e decidiamo di fare un giro nella città barocca, prima di dirigerci verso la nostra meta.
LA ATENE DELLE PUGLIE
Atene delle Puglie, Firenze del Sud, Capitale del Salento, rimango a bocca aperta nel vedere il bianco delle costruzioni barocche di Lecce. La città vecchia, racchiusa tra ciò che resta delle antiche mura, ha l'impronta inconfondibile del Seicento. Moltissime le chiese dalle facciate sontuose. Visitiamo la basilica di Santa Croce, uno dei maggiori complessi architettonici della città, il Duomo, che ha di fronte il Palazzo del Seminario. E poi l'anfiteatro romano, nella centrale Piazza di Sant’Oronzo, il Palazzo del governo, l’ex convento dei Celestini e le numerose chiese: tra le più importanti quella di Santa Chiara, con un ricco portale su una facciata elegante, la chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, eretta dai Normanni ma completata con una facciata barocca, e la chiesa dei Teatini. E poi Porta Rudiae, Porta Napoli conosciuta anche come Arco di Trionfo e Porta San Biagio che risale al 1700.
VERSO LIDO MARINI
Il nostro pullman ci aspetta vicino alla stazione di Lecce. è pieno di gente, turisti, stranieri. Dopo due ore arriviamo a destinazione: Lido Marini, una delle prime marine dell’Ugento, sullo Ionio, tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Abbiamo deciso di dormire in tenda in un camping sulla collina. Ci vengono a prendere in macchina. Ma per i giorni successivi ci sposteremo in bicicletta.
IN BICICLETTA VERSO IL MARE
Ci svegliamo la mattina, prendiamo le nostre biciclette e ci dirigiamo verso la spiaggia. Il tratto di costa a Lido Marini, tra Torre Pali e Torre Mozza, è caratterizzato dalla lunga serie di spiagge di sabbia, fine e dorata, e da fondali bassi in un mare limpido e cristallino. Per le sue caratteristiche di dolcezza e facile accesso la località è particolarmente adatta per chi si reca in vacanza con la famiglia. L’acqua è calda, limpida. Il sole accecante si riflette sulle onde. La spiaggia libera è affollata. In alcuni stabilimenti balneari si fa acquagym a ritmo di taranta!
LA PERLA DEL SALENTO
Trascorriamo la notte in camping, osservando le stelle tra gli alberi e ascoltando il silenzio di questo angolo di paradiso in cui l'unico elemento di "disturbo" è, di tanto in tanto, il nitrito dei cavalli. La mattina ci dirigiamo verso Gallipoli, dove troviamo accecanti spiagge bianche. Bagnata dal Mar Ionio, si trova sulla costa occidentale della penisola Salentina, nel Golfo di Taranto. Il centro storico, ricco di costruzioni antiche e affreschi, sorge su di un'isola calcarea collegata alla terraferma da un ponte in muratura. Per farvi il bagno consiglio Lido Conchiglie, una piccola cittadina di mare molto frequentata durante la stagione estiva, con una costa a tratti rocciosa ed a tratti sabbiosa. Proseguendo c'è Rivabella con la sua spiaggia “La Purità” alla quale si accede da un vicolo in discesa che costeggia le mura antiche della città. Poi Lido San Giovanni, con il mare limpidissimo ed una splendida costa sabbiosa; Baia Verde, una delle zone più frequentate e conosciute; per poi arrivare a Punta della Suina, un lido ricavato da una insenatura.
SULL’ADRIATICO
Abbandoniamo la costa ionica e saliamo lungo l'Adriatico, dove il paesaggio cambia e si fa più roccioso. Da non perdere gli spettacolari panorami, con l’Albania che nelle giornate limpide sembra a portata di mano, le rocce popolate dai fichi d’india e dalla macchia mediterranea, le “piscine” di tufo di Marina Serra di Tricase ed il porto di Tricase stesso. Se avete una patente nautica è questo il momento di sfruttarla! Affittate un gommone e godete del paesaggio che si gode dal largo.
IL PRIMO APPRODO DI ENEA
Dal 2006 è parte del Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase istitutito dalla Regione Puglia per salvaguardare la costa orientale del Salento. Secondo la leggenda, Santa Maria di Leuca sarebbe stato il primo approdo di Enea.
LE GROTTE
A rendere ancora più affascinante questa località la presenza di numerose grotte carsiche, circa una trentina. Per ammirarne meglio, è preferibile visitare le grotte situate a levante con la luce del mattino e quelle situate a ponente nel pomeriggio perché l’effetto delle rifrazioni luminose è molto più suggestivo.
OTRANTO
Passeggiamo tra i vicoli del paese e scopriamo che Otranto non è solo località di mare, ma è anche ricca d'artigianato, fatto di pizzi e merletti a tombolo, che guarniscono indumenti e biancheria per la casa. Molti anche gli oggetti in ceramica. Se avete appetito, ordinate pesce spada e bavette ai ricci. E poi ci sono le spiagge, le baie, i laghi d'acqua dolce e salata e la storia.
OSTUNI
A 220 metri di altitudine, a poca distanza dalla costa, in provincia di Brindisi, si trova Ostuni, con i suoi ulivi , la macchia mediterranea, la costa frastagliata e le spiagge bianche. Tra queste ci sono Lido Bosco Verde, Lido Morelli ed il Pilone. E poi Rosa Marina, villaggio vestito di bianco grazie alle numerose villette, poi Monticelli con i ruderi dell'età del bronzo. Tappe obbligatorie: Costa Merlata, Santa Lucia, Torre Pozzella e la spiaggia di Lamaforca.
CUCINA POVERA & NEGRAMARO
Il Salento, per tradizione, ha una cucina povera, per gli ingredienti usati. La farina è poco raffinata o è di orzo. Si usano soprattutto verdure e pesce azzurro. Nonostante la povertà, è una cucina ricca di fantasia! E allora con le interiora di agnello si preparano i "gnommareḍḍi o mboti o turcinieḍḍi", che sono involtini dal sapore deciso e prelibato, cotti sulla brace. Nella preparazione della pasta con i legumi, una parte della pasta viene fritta nell’olio d’oliva per dare più sapore. Molto usate le spezie, come la salvia, la menta, l’origano, la maggiorana, il timo, il rosmarino. Da assaggiare Lo purpu alla pignatta, i pizzi leccesi (un tipo di pane), il pane, la frisedda (frisella), i taralli, la pitta, una focaccia ripiena di patate con le olive. E per il vino? Il Negramaro. Il vino a base di questa uva è al terzo posto tra i vini a denominazione d'origine controllata col maggior tasso di crescita nelle vendite per la grande distribuzione.
LA NOTTE DELLA TARANTA
Sono più di dieci anni che in Salento, l’ultima settimana di agosto, si balla con il ritmo della taranta, in occasione del più grande festival musicale dedicato al recupero ed alla valorizzazione della pizzica salentina. Per questo agosto, l’appuntamento è dal 12 al 25. Il 27 previsto il concertone finale a Melpignano con Ludovico Einaudi (www.lanottedellataranta.it).
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